<p><b>VERTUS MLA si compone, nella configurazione minima, di due moduli:</b></p> <ul> <li><b>MLA608A</b> per le frequenze medio-basse (60hz – 2Khz)</li> <li><b>MLA801A</b> per le alte (2Khz – 20Khz)</li> </ul> <p>Si tratta di un sistema a colonna con caratteristica direzionale verticale totalmente controllabile dall’utente sia in termini di puntamento del lobo di radiazione, dell’ampiezza e della forma del lobo stesso. E’ possibile emulare la direttività di un classico line array a forma di ‘J’, curvo oppure dritto.</p> <p>Partendo dall’analisi di line array conosciuti con controllo della direttività digitale (colonne con piccoli altoparlanti largabanda) o meccanico (tutti i sistemi con diffusori inclinabili a formare un array di tipo J, curvo o dritto) abbiamo voluto condensare in un unico prodotto i vantaggi di entrambe le tipologie di controllo superando al tempo stesso i limiti che li caratterizzano.</p> <p>Il principio di funzionamento di MLA si basa su un controllo della direttività di tipo combinato Meccanico/digitale. Il digitale permette di controllare la direttività fino a circa 4Khz, il meccanico, coadiuvato dal digitale, dai 4Khz fino ad oltre 15khz. Ciò permette di raggiungere i seguenti target:</p> <ul> <li><b>Colonna verticale esteticamente non intrusiva</b> per adattarsi ad ogni tipo di ambiente</li> <li><b>Controllo della direttività FULL_RANGE</b> dalla frequenza più bassa (dipendente dalla lunghezza della colonna) fino ad <b>oltre 15Khz</b></li> <li><b>Elevato SPL</b> grazie all’utilizzo di <b>driver a compressione e guide d’onda</b> alle alte frequenze</li> <li><b>Limitato numero di trasduttori</b>, quindi di canali di DSP ed amplificatori associati a sistemi ‘no compromise’ a puntamento esclusivamente digitale con abbattimento drastico del costo.</li> </ul> <p>La parte di controllo digitale è attuata per mezzo di canali discreti di amplificazione (uno per ciascun trasduttore) e DSP che si occupa di gestire il processamento del segnale da inviare ad ogni altoparlante e driver. La parte di controllo meccanica è affidata ad 8 motori passo-passo di tipo ibrido ciascuno dei quali si occupa della rotazione di ogni guida d’onda a passi di 0.01° sull’asse orizzontale. E’ possibile così attuare qualsiasi tipo di pattern di radiazione nell’ambito del range massimo di rotazione delle guide d’onda che va da +35 a -35° rispetto all’asse orizzontale.</p> <p>Il sistema MLA dispone di una connessione di rete RS-485 per il totale controllo tramite PC e software dedicato con il quale è possibile simulare l’ambiente da sonorizzare, scegliere il pattern di dispersione adeguato all’audience, trasferire tutti i parametri di puntamento al sistema tramite la rete con un solo pulsante. Vari tipi di routine di autosplay permettono di configurare il sistema in modo totalmente automatico non precludendo la possibilità di affinamenti del puntamento in modalità manuale.</p> <p>In situazioni prevalentemente Live, dove non c’è tempo e non è possibile collegare il PC, è possibile gestire puntamento, ampiezza lobo ed equalizzazione tramite tre commutatori presenti sul pannello posteriore.</p> <p>La modularità del sistema permette di costruire una colonna composta al massimo di due moduli MLA801A e 3 moduli ML608A per un totale di 4000W ed una frequenza minima di controllo di 100hz!</p> <p>Per impieghi in installazioni fisse sono previste delle staffe per appendere il sistema aderente al muro, mentre per impieghi live e disponibile un accessorio per il posizionamento sopra i subwoofer della serie FBT MITUS modello 118Sa e 121Sa.</p> <p>Le caratteristiche di controllo di direzionalità del lobo di radiazione, l’alto SPL, la gamma di frequenze hi-fi, l’eleganza e le dimensioni rendono il sistema MLA particolarmente indicato per la sonorizzazione con altissima qualità anche di ambienti acusticamente difficili, riverberanti e molto grandi data la capacità del fronte d’onda di attenuarsi di soli 3 db al raddoppio della distanza dalla sorgente. Ideale quindi in grandi chiese, teatri, auditorium, grandi sale convention e multimediali, oltre che luoghi pubblici quali aeroporti, stazioni ferroviarie etc…</p> <p>Attualmente i sistemi line array conosciuti attuano il controllo di direttività in maniara digitale o meccanica.</p> <p>La digitale permette di mantenere le sorgenti fisse (a colonna) e controllare la direttività associando dei ritardi e filtraggi differenti a ciascun trasduttore. Ciò richiede l’utilizzo di un numero di canali di amplificazione e processamento di segnale (DSP) pari al numero di trasduttori presenti nella colonna. I limiti fisici di questo approccio sono che la massima frequenza di controllo è strettamente legata alla distanza delle sorgenti e che è necessario avere sorgenti NON DIRETTIVE dato che il controllo si basa proprio sulla interferenza reciproca tra le sorgenti. Questo implica da un lato che per avere un controllo delle alte frequenze i centri acustici delle sorgenti devono essere molto vicini (meno di 17mm @ 10Khz) e dall’altro l’impossibilità di utilizzare guide d’onda per avere un SPL adeguato. Per quanto sia possibile realizzare sorgenti molto piccole (10-15mm di diametro), per avere un SPL adeguato sarebbe necessario utilizzare un numero troppo elevato di sorgenti ed il fatto di dover destinare un canale di amplificazione a ciascuna di esse porterebbe i costi e la complessità della realizzazione a livelli improponibili a livello commerciale. Nonostante il mercato ci fornisca esempi di prodotti così realizzati, sono frutto di compromessi e sono molto costosi.</p> <p>Il puntamento meccanico, metodo tradizionale presente nella stragrande maggioranza dei sistemi a moduli per PA, consiste nell’angolare i diffusori componenti l’array tra di loro a formare una curva di geometria variabile in funzione dell’area da sonorizzare, e di un puntamento generale di tutta la colonna. Questo approccio ha il vantaggio di poter realizzare sistemi dotati di grande SPL grazie all’utilizzo di waveguide e di poter controllare la direttività in full-range ed in modo abbastanza accurato. Di contro la geometria del sistema impone un posizionamento difficoltoso ed invasivo soprattutto in installazioni fisse e la costruzione modulare dei diffusori e della meccanica impone costi in genere alti.</p> <p>Riassumendo</p> <ul> <li><b>Controllo Digitale</b>: Colonna dritta, ampiezza di banda limitata oppure full-range ma basso SPL ed alto costo.</li> <li><b>Controllo Meccanico</b>: Colonna curva, a J o dritta ma inclinata (alto impatto estetico e difficoltà di installazione), possibilità di controllo limitate, alto SPL, alto costo delle meccaniche di angolazione</li> <li><b>Controllo Misto Meccanico/Digitale</b>: Colonna dritta, pieno controllo su tutta la banda di frequenze audio, alto SPL, costo limitato.</li> </ul>